[ Studio Dentistico Magrini: il tuo dentista a Firenze e Barberino di Mugello ]
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La protesi dentaria è la branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti nelle arcate.
La loro mancanza può dipendere da varie cause: agenesia dentale, perdita dell’elemento per diverse patologie (elementi parodontalmente compromessi ed estratti – elementi interessati da carie) e da traumi.
Può riguardare la sostituzione di uno o più denti oppure, nei casi estremi, dell’intera dentatura.
A seconda del caso, il dentista può riabilitare i denti secondo diverse modalità:
La corona (o capsula) serve per riabilitare il dente gravemente compromesso, dove la parte da ricostruire è molto estesa, come nel caso dei denti trattati con endodonzia.
Prima di iniziare, il dentista valuta la fattibilità del restauro, il materiale più adatto per realizzare la corona, e discute con il paziente per stabilire la miglior forma e colore per il suo caso clinico, secondo la richiesta estetica del paziente e la sua disponibilità economica, dopodichè si procede con le fasi cliniche.
Un ponte dentale serve per riabilitare uno o più denti danneggiati o mancanti che si trovano uno vicino all’altro nell’arcata dentale.
Anche in questo caso la protesi è realizzata completamente in zirconio o in lega metallica ricoperta con ceramica dal laboratorio odontotecnico; oltre a comprendere le corone del dente da recuperare, la protesi si estende anche ai denti adiacenti.
Essi infatti diventano i “pilastri” che sostengono il “ponte”, vengono anch’essi preparati e modificati nella forma per accogliere il manufatto protesico e garantirne la ritenzione e la stabilità.
Tramite l’esecuzione di un’impronta dentale il dentista trasmette la nuova anatomia dei denti e dei pilastri al tecnico per la realizzazione della protesi con la massima precisione.
Una volta realizzata viene provata dal dentista con il paziente ed in seguito cementata.
Nelle fasi intermedie tra la preparazione dei monconi protesici, e dei pilastri, e la cementazione del ponte con cemento definitivo, i denti già preparati sono protetti da corone di tipo provvisorio realizzate in resina acrilica.
Con questa protesi è possibile riabilitare sia singoli denti mancanti sia parti più estese dell’arcata dentale fino ad arrivare a riabilitazioni dell’intera arcata.
Questa terapia riabilitativa prevede la realizzazione della protesi dentale previo inserimento chirurgico di impianti all’interno dell’osso dell’arcata da riabilitare, in numero congruo all’estensione della protesi che essi devono sostenere.
Infatti il manufatto non è più sostenuto da pilastri ottenuti da denti ancora presenti nell’arcata, ma sostenuto da pilastri connessi agli impianti.
L’odontotecnico realizza la protesi dentale in laboratorio su prescrizione del dentista.
Anche in questo caso la trasmissione dei dati relativi alla forma e posizione dei pilastri è ottenuta attraverso un’impronta dell’arcata realizzata dal dentista.
Possono essere realizzati diversi tipi di protesi a seconda che esse siano connesse direttamente agli impianti oppure connesse ad una barra che unisce e solidarizza tutti gli impianti che sono stati posizionati.
Anche le modalità di ritenzione in sede della protesi sono molteplici (cementata, avvitata, a bottone clip).
E’ la classica dentiera.
Quando non rimangono elementi dentali in arcata e il paziente non può ricorrere agli impianti per un qualsiasi problema medico o economico, la protesi completa è la soluzione piú adatta.
Il dentista realizza un’impronta dentale dell’arcata sulla quale realizzare la protesi completa, e un’altra impronta dell’arcata opposta.
Esistono varie situazioni;
La protesi parziale rimovibile (o scheletrato) permette di riabilitare zone edentule estese quando sono ancora presenti dei denti vicini.
Sui denti rimanenti il tecnico di laboratorio progetta dei ganci per l’ancoraggio della protesi.
A seconda delle esigenze la protesi puó avere ganci metallici oppure ganci estetici in acetalica.
Generalmente non è necessario preparare i denti residui per sfruttarli come appoggio.
Nel caso in cui la carie abbia creato una cavità di grandi dimensioni, il dentista puó ritenere necessario riabilitarla con un intarsio.
L’odontotecnico fabbrica l’intarsio sulla base dell’impronta della cavità del dente da ripristinare. Il laboratorio utilizza ceramica, disilicato di litio o composito a seconda del caso.
Una volta che il dentista ha verificato il corretto adattamento dell’intarsio nella bocca del paziente, si procede alla cementazione definitiva.
Sono sottili gusci di ceramica che ricoprono la faccia esterna dei denti. Sono particolarmente indicate in presenza di difetti dello smalto o di macchie permanenti non correggibili mediante sbiancamento dentale professionale.
L’odontotecnico costruisce le faccette individualmente secondo l’impronta dei denti di ogni paziente. In seguito il dentista provvede alla cementazione.
Consulta la nostra pagina di odontoiatria estetica per maggiori informazioni.
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